1 MARZO-GIORNATA NAZIONALE DEI MIGRANTI

Alessandria -

APPELLO A TUTTI I CITTADINI/E – LAVORATORI/TRICI – ISCRITTI E SIMPATIZZANTI

1° marzo

Al fianco di chi chiede libertà, diritti e democrazia

Fermiamo il massacro dei civili, per il diritto all’accoglienza per profughi e rifugiati

 

A prescindere da come si evolveranno le situazioni in Libia ma anche in tutti gli altri territori arabi dove le  popolazioni stanno insorgendo contro i loro governi dittatoriali e corrotti.

Nella giornata nazionale dei migranti, scendiamo tutti insieme in piazza per chiedere la fine del massacro dei civili, per affermare il diritto all’accoglienza per rifugiati e profughi, per la fine degli accordi Italia/Libia, perché Gheddafi se ne vada subito.

Perché l’arrivo dei migranti a Lampedusa, in seguito alle rivolte nei paesi del Mediterraneo, è la testimonianza di una voglia di Libertà da una parte e dall’altra una sfida alle politiche di militarizzazione delle frontiere e degli accordi bilaterali tra l’Italia, Unione Europea e governanti che basano il loro regno sulla negazione dei diritti.

 

Manifestiamo insieme Martedì 1 Marzo alle ore 17 in piazza della Libertà

davanti alla Prefettura di Alessandria

Questa iniziativa, alla quale USB partecipa, rientra nel percorso di avvicinamento allo SCIOPERO GENERALE dell’11 MARZO in quanto libertà, diritti e democrazia sono anche un problema che esiste sul territorio italiano e con i governi che si sono succeduti negli anni.

Invitiamo tutte le forze sindacali realmente conflittuali e tutti coloro che, singolarmente e collettivamente stanno da mesi richiedendo a vario titolo ed in varie situazioni lo sciopero generale, ad uscire allo scoperto e a partecipare attivamente e apertamente alla riuscita dello Sciopero Generale dell'11 Marzo ed alla manifestazione nazionale che si terrà a Roma nella stessa giornata.

Non vogliamo che siano un momento di arrivo, non scadenze fine a se stesse, ma importanti tappe di un percorso di mobilitazione più concreto ed articolato che deve necessariamente prevedere la saldatura tra gli interessi dei lavoratori e quelli di tutte le fasce di popolazione più colpite dalla crisi, tra la difesa del diritto e della rappresentanza sindacale e quella degli spazi di agibilità democratica sui territori e nel sociale.

Un percorso ed una convergenza che non potrebbero e non dovrebbero essere legati esclusivamente ad una giornata e ad una scadenza, ma rappresentare l'inizio della ricostruzione di una soggettività del lavoro, diritti, dignità che sono ormai scomparsi dall'agenda sindacale e politica di questo paese.

 

SE NO SI CREANO QUESTE CONDIZIONI COME PENSIAMO DI OFFRIRE ACCOGLIENZA DIGNITOSA ?

 

Salario e reddito, diritti e democrazia

di questo parla lo Sciopero Generale e Generalizzato dell'11 marzo 2011.

 

SE NON ORA QUANDO?