CRISI ATM......
MA FATECI IL PIACERE!
La recente presentazione in consiglio comunale della relazione della commissione di inchiesta sulle partecipate, peraltro senza dibattito, ha fatto dire a qualcuno, più inesperto degli altri, a quanto pare, che all’ATM è fallito un sistema.
Mah....... evidentemente non conosce bene il milieu politico locale, dove spesso il confine tra amico e avversario rimane labile........
Vorremmo ricordare che i risultati di tale inchiesta arrivano talmente in ritardo da far pensare ai più maliziosi che le conclusioni siano funzionali alla mazzata che si vuole infierire ai dipendenti con la vicina assemblea dei soci........
Alessandria rimane il luogo dove dei diritti dei cittadini in tema di mobilità ai politici importa poco, infatti si gestiscono, e male, parcheggi, si costruiscono ponti ma non si acquistano autobus.
Un altro aspetto totalmente, e forse volutamente, trascurato rimane il ruolo del terzo attore di questa tragicommedia all’italiana.... il sindacato confederale, espressione ora dei partiti di maggioranza. Come USB possiamo affermarlo con certezza...... le nostre denunce, le tremila firme raccolte contro la privatizzazione di ATM, gli scioperi, i processi subiti sono li a testimonianza di una realtà sotto gli occhi di tutti ma che faceva comodo a molti, sempre attenti a scegliersi il partner sindacale giusto , ovvero gli amici degli amici.........
Siamo sicuri che la commissione di inchiesta, in un impeto di amore della verità, non ha trascurato di esaminare, oltre i verbali del consiglio di amministrazione, anche i verbali delle riunioni sindacali e i relativi accordi firmati, che davano poi la base giuridica alle delibere del cda.
Quindi i componenti della commissione si saranno sicuramente accorti che tutto era frutto di uno scambio, con reciproca soddisfazione, tra persone adulte e consenzienti......
Siamo certi che tutto questo sia accaduto e che, appena verrà pubblicata integralmente, tutti capiranno cosa realmente è accaduto, per amore della verità nell’adempimento corretto del mandato ricevuto. Ove ciò non fosse accaduto sarebbe lecito nutrire molti dubbi sulla bontà della relazione e dei risultati di tali analisi.
Quindi se qualcuno vuole erigersi a censore delle malefatte nostrane, forse, dovrebbe fare un momento un esame di coscienza per evitare sorprese sgradite...........