I lavoratori degli Enti Locali dopo 26 mesi di contratto scaduto sono scesi in piazza
COMUNICATO STAMPA
I lavoratori degli enti locali dopo 26 mesi di contratto scaduto hanno potuto riscoprire quelle sensazioni che ormai si erano sopite in anni e anni di concertazione sindacale decidendo di scendere in piazza con la RdB , unica Organizzazione Sindacale libera, indipendente e di base, per rivendicare il sacrosanto riconoscimento immediato della parte economica del biennio contrattuale, somme tra l’altro del tutto insufficienti a garantire la difesa del potere di acquisto ed il recupero salariale delle retribuzioni. Soprattutto per dire no alla svendita dei contratti Nazionali, no alla truffa dei rinnovi triennali, per ritornare ad essere protagonisti attivi di un “secondo tempo” che tarda a cominciare. L’iniziativa ha visto l’adesione di molti lavoratori e condivisa anche dai numerosi cittadini che transitavano ai quali è stato distribuito il volantino con le ragioni della protesta. Nella stessa giornata, per la tendenza dei vari governi a SPREMERE i lavoratori fino all’ultima goccia di sangue, la RdB ha deciso di dedicare la giornata del 14 febbraio ad una donazione sangue preso l’ospedale civile a chi veramente ne ha bisogno invitando i lavoratori ad aderire anche a tale iniziativa. Sono stati poi consegnati rispettivamente al Sindaco e al Presidente della Provincia due documenti, dove li si invita , oltre all’impegno di rappresentare all’ANCI, l’UPI, l’UNCEM, la Conferenza delle Regioni e il Comitato di Settore, ciascuno per la propria parte, perchè venga immediatamente rinnovata la parte economica del contratto rinviando la trattativa della parte normativa al prossimo biennio, ad un atto di equità sociale e di responsabilità politica, erogando, fin dal mese di marzo, in busta paga, a titolo di acconto i 100 euro promessi ai lavoratori pubblici, quasi un anno fa. Conferire a titolo di anticipo sul CCNL e salvo conguaglio 100 euro di aumento in busta paga ai dipendenti di Alessandria, certamente non risolverà il problema di una diversa politica dei redditi in questo paese ne allontanerà l’esigenza di una profonda revisione del carico fiscale sul reddito da lavoro dipendente ma rappresenterebbe un segnale importante. Analogamente una delegazione di lavoratori è stata ricevuta da S.E. il Prefetto Dott. Castaldo che comprendendo le sacrosante ragioni dei manifestanti si è reso disponibile, per quanto di Sua competenza, ad inoltrare la documentazione consegnatagli alla Presidenza del Consiglio Segretariato Generale, al Dipartimento della Funzione Pubblica, al Ministero Economia e Finanza, alla Conferenza Stato Regioni. Al termine dell’iniziativa possiamo tranquillamente dire che è stata proprio una bellissima giornata anche perché abbiamo notizie positive dal presidio svoltosi a Roma dove la delegazione delle RdB-CUB che questa mattina è stata ricevuta presso l’ANCI ha sottoposto ai rappresentanti dell’Associazione alcune proposte di emendamenti al cosiddetto “decreto milleproroghe”, finalizzati a risolvere la delicatissima situazione del personale precario determinatasi a seguito Finanziaria 2008, che mette a rischio la posizione lavorativa di migliaia di precari pubblici. Le RdB richiedono la deroga per i contratti precari del settore scolastico-educativo, lo slittamento di un anno dei termini previsti in Finanziaria per la stabilizzazione di tutti i lavoratori precari del Pubblico Impiego e la garanzia occupazionale per i Co.co.co di tutto il Pubblico Impiego sprovvisti di titolo di studio universitario. Questi emendamenti verranno consegnati anche al presidente del Comitato di settore D’Ubaldo nel corso dell’incontro di oggi pomeriggio. Seguiranno aggiornamenti.