I rischi del polo chimico di Spinetta Marengo
Dopo l'esposto di due dipendenti della Solvay di Spinetta Marengo alla Procura della Repubblica, ASL e Ispettorato del lavoro e vari articoli apparsi sulle pagine dei quotidiani locali, anche i Vigili del Fuoco si pongono degli interrogativi sia sulla sicurezza dell'azienda stessa, che in caso di intervento dei pompieri in seguito ad un incidente all'interno di questo importante polo chimico del Piemonte.
E' indubbio che i prodotti industriali trattati da questa azienda chimica all'interno dello stabilimento di Spinetta Marengo non siano estratti di rose, come è altresì vero che l'azienda stessa e il comitato per la sicurezza tendano a dare più un'immagine di questo polo chimico simile ad una bomboniera, dimenticando che questo è un territorio con il record di malattie e morti per cancro.
Il dettagliato esposto dei due ricercatori Solvay viene finalmente a rompere la cortina di omertà. In tre pagine dense di dati e tabelle essi chiedono a magistratura ed enti ispettivi di "verificare la preoccupante situazione della Solvay". Dove dichiarano i firmatari l’esposto "abbiamo scoperto attraverso le analisi che sono anni che respiriamo otto ore al giorno sostanze cancerogene", lentamente rilasciate nel suolo, nella rete fognaria comunale e in aria da bassi camini senza dosimetri, "sostanze non sufficientemente aspirate" per le quali è prescritto di "utilizzare durante l'esposizione la maschera o meglio l'autorespiratore" e che addirittura "in USA sono state bandite". Dove "gran parte dei dipendenti ha questa sostanza nel sangue" ma l'azienda continua a ripetere che "non ha effetti nocivi sull'uomo e di non preoccuparsi". Dove, citando date e ora degli episodi, "abitualmente non viene dichiarata emergenza quando si verificano incidenti agli impianti lasciando all'oscuro dipendenti e popolazione di Spinetta Marengo".
Questo stralcio dell'esposto presentato e dei commenti successivi esternati da noti ambientalisti locali non può lasciare indifferente l'RdB\CUB Vigili del Fuoco che, con una nota al locale Dirigente del Comando Provinciale VV.F. di Alessandria, chiede sia chiarimenti in merito, essendo lo stesso datore di lavoro dei pompieri alessandrini, sia garanzie in caso di intervento del personale del Comando Vigili del Fuoco e degli operatori del soccorso all'interno di questa azienda inquadrata a rischio rilevante.