La politica al giro di boa !

Si sta chiudendo la campagna elettorale anche nella nostra provincia; comuni e provincia si rinnovano.

Quasi tutti i candidati hanno inserito nei loro nutriti ed articolati programmi la “sicurezza” nella nostra provincia e nelle nostre città.

Sicurezza, un termine a 360 gradi che dice tutto e non dice nulla. Una cosa è certa non abbiamo molte testimonianze di candidati, alle prossime elezioni amministrative, che abbiano incontrato le parti sociali, i sindacati che rappresentano i lavoratori della “sicurezza”.

In un paese dove un Ministro dell’attuale governo esterna ogni giorno contro i dipendenti pubblici prima fannulloni, ora persino panzoni, dall’altra parte ci si riempie la bocca con farneticanti promesse di aumentare il dispositivo (pubblico) di sicurezza nelle nostre città! Si ma con quali soldi? mettendo telecamere? visti i tagli ai bilanci degli enti locali! E poi chi li guarda i monitor? Leggi finanziarie di destra e di sinistra hanno tagliato sulle assunzioni nel pubblico impiego, governi di destra e di sinistra hanno creato, mantenuto e sostenuto leggi sulla precarizzazione del mondo del lavoro! Per togliere un operatore della sicurezza da un ufficio bisogna sostituirlo con un impiegato! A meno che non si voglia esternalizzare il lavoro di quell’ufficio o ancor meglio assumere un giovane quarantenne precario con un contratto “a progetto” a tempo determinato, bisogna trovare un’altra soluzione!  

Come vedete anche noi siamo riusciti a riempire qualche riga senza parlare di nulla e soprattutto senza toccare l’argomento specifico! Potremmo entrare in politica….. scrivere programmi?

Già, chi vi scrive è un rappresentante del sindacato di base (RdB-CUB) di un settore della sicurezza, quella sicurezza che ogni giorno e notte, 365 giorni all’anno, i Vigili del Fuoco garantiscono ai cittadini di questo paese.

Quei Vigili del Fuoco che in questi mesi sono tornati alla ribalta dei media per il soccorso e l’opera prestata in occasione delle tragico evento che ha colpito l’Abruzzo, quei pompieri di cui avete visto il casco in testa a Berlusconi, la Gelmini al nostro capo dello stato Napolitano e persino al Papa! Già sotto quel casco (di vari colori) c’è un pompiere, un operatore del soccorso, un operatore di una parte della sicurezza di questo paese. Un padre e oggi anche madre di famiglia che guadagna 1350€ al mese facendo i turni, turni di 12 ore per poter garantire il soccorso sulle 24 h, guadagnando quella cifra indifferentemente se guida una grossa autopompa o gestisce una parte della sala operativa della sede centrale della nostra provincia! Un pompiere che se alle 4.35 del mattina suona l’allarme fa la borsa e parte in soccorso delle popolazioni colpite dal sisma e magari verso le 7 del mattina telefona a casa comunicando alla moglie che alle 8 non smonto questa mattina perché “sto andando in Abruzzo”, ci vediamo tra qualche giorno.

Già, anche questo è “sicurezza” quella sicurezza di cui i nostri politici si son tanto riempiti la bocca ma ….. un giretto al pronto soccorso o alla prima caserma e non per lasciare un santino NON l’hanno fatto!

Qualche ulteriore dato sui pompieri della nostra provincia! Una (1) sede provinciale ad Alessandria e  cinque (5) sedi distaccate: Novi, Acqui, Ovada, Casale e Tortona! un organico che conta una carenza di 30 unità! Secondo gli standard italiani, evitiamo di dire secondo gli standard europei. Nonostante i proclami di positività dell’addetto alla comunicazione del locale Dirigente di Alessandria del Corpo!

Un organico che è ancora in attesa di percepire gli straordinari del 2008 e ovviamente gennaio febbraio marzo aprile di quest’anno, le varie indennità notturno e festivo, i servizi extra quali le vigilanze nei locali di pubblico spettacolo o le lezioni di “626” (ex 626 oggi dl.81/08) fatte al Comando per le ditte esterne.

Ma va tutto bene su quei 1350€ ci possiamo sempre contare; volete qualche altro dato? Beh si, coprendo le 24h e turni da 12 ore in “caserma” si pranza e si cena! Cucina diretta a rotazione si fa il cuoco oltre che l’autista e magari anche il capo partenza! Già con 3,20€ a persona per pasto si cucina! Questa è la quota mensa, 3 Euro e 20 Cent. Pertanto dalla stipendio di 1350€ ogni tanto si preleva qualcosina per integrare la mensa di servizio! Una forma di peculato alla rovescia.

Ma tutte queste cose i nostri politici le sanno benissimo. Come sanno che alcune delle sedi che ospitano i Vigili del Fuoco sono di proprietà dell’Ente provincia e che queste sedi non sono adeguate per accogliere personale femminile, per mancanza di spazi idonei, che queste sedi non sono idonee per ricevere il cittadino diversamente abile che abbia bisogno di rivolgersi ai pompieri se non telefonicamente e tante altre piccole cosine.

Ma si, il cittadino queste cose non le sa ma i nostri candidati le sanno benissimo, le sanno altrimenti avrebbero chiesto di incontrare i sindacati dei Vigili del Fuoco, i sindacati di categoria per parlare di sicurezza, chiedendo direttamente a dei tecnici della sicurezza la loro opinione per migliorare il loro programma e le loro promesse elettorali!

Un po’ come ha fatto l’attuale Governo (che esso sia di destra e\o di sinistra) sull’onda dell’emotività del terremoto dell’Abruzzo soldi attrezzature ed assunzioni per i Vigili del Fuoco, qualche settimana dopo ci siamo accorti che quei famosi emendamenti tanto sventolati sotto le tendopoli a L’Aquila, al senato in fase di conversione in legge del decreto sull’emergenza Abruzzo …quelle belle parole erano scritte con inchiostro simpatico e sono scomparse! Sicuramente nel nostro paese serve maggior “sicurezza”, maggiori operatori della sicurezza da quella sanitaria a quella civile all’ordine pubblico!

Ma servirebbe anche maggiore attenzione della politica ai propri dipendenti e meno al volontariato sovente solo bacino di voti!

Mai visto che un Sindaco  regala un fuoristrada ai Vigili del Fuoco piuttosto che ai Carabinieri ma sicuramente a qualche associazione di volontariato! Meritevole ma di supporto, solo di supporto ai professionisti del soccorso, questo è, e deve rimanere il volontariato, un supporto. In una casa semi distrutta se non addirittura distrutta dal sisma a recuperare il libretto della pensione alla vecchietta (oggi abruzzese) è entrato un Vigile del Fuoco e mentre cercava tra le macerie la casa scricchiolava ancora e un’altra scossa faceva cadere quel che non era ancora caduto; li non c’era un di quei tanti volontari lindi e puliti schierati dietro le telecamere ad ogni telegiornale.  

Cari politici, anche noi pubblici dipendenti quelli che Brunetta chiama fannulloni, anche noi possiamo (per ora) esercitare il diritto di voto; sia mai che alla prossima campagna elettorale se ci saremo ancora, quale istituzione dello Stato Italiano, magari vi ricorderete di noi!